Émile Michel Cioran – Stati d’Animo
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
Occhi stanchi che sgretolano le parole sospirando l’odore del tempo.
Ho delle voci nella testa… mi parlano come se mi conoscessero, ma io non parlo mai a Loro.
Parole ne ho sentite fin troppe. Gente di squallidi valori ne ho conosciuta in abbondanza. Fatti ne ho visti pochi. Ora so cosa conta e cosa non merita. So chi e come voglio essere e non me ne frega un bel niente di quante persone mi seguiranno e di quante continueranno il loro squallido cammino, purché lo facciano lontano da me!
Vestire di parole le emozioni le priva del loro incanto, ecco perché mi accontento di viverle nella loro nudità anziché raccontarle.
Esistono giorni in cui tutto ciò che definivi “certezza” viene a crollare. Giorni in cui ti senti una persona “finita”! Sono giorni difficili e pieni di amarezza. Ci saranno notti dove le lacrime sembrano non avere una fine anche se faticheranno ad uscire. Ci saranno minuti in cui il “non ce la faccio” sarà così forte nella tua mente che penserai di morire. Ma sappi che fin quando sarai li, in balia di tutto questo, fin quando sarai capace di piangere e soffrire vuol dire che sei vivo… che sei fragile, ma vivo! Quindi ricorda che dalle più forti cadute arrivano le più grandi rinascite. Dalle più alte sconfitte aprirai il cammino verso le più grandi vittorie. E dai dolori più lancinanti acquisirai la più grande forza!
Ci sono silenzi con tonalità di voci differenti. Il meno “gridato” è quello che penetra di più, che lacera l’anima.