Émile Michel Cioran – Vita
Vivo perché le montagne non sanno ridere né i vermi cantare.
Vivo perché le montagne non sanno ridere né i vermi cantare.
Quello che non si può avere, si desidera, mentre ciò che si ha, spesso si dimentica.
Anche la follia aiuta ad amare la vita.
I veri pazzi sono coloro che osano, che si buttano a capofitto in un lavoro, in una storia. Non sanno cosa succederà e non si pongono il problema: si chiama vivere.
Domani è un altro giorno. Questo è il problema.
Me ne fotto della fama! Dei piedistalli e di tutto ciò che è mondano, la mia più grande soddisfazione e gioia interiore è avere amici con cui dialogare condividere, e questo è il mio paradiso, il resto è una fottuta illusione che prende sempre di chi è vuoto dentro, e superficiale, di chi corre come un forsennato dietro le apparenze e non hanno capito che la vita devi sentirla, non prenderla, perché sfuggirà sempre. È così che passa la brezza tra le dite, viva l’umiltà, i valori e gli amici veri!
Ecco, in questo caso che si fa? Anche a me succede la stessa cosa, eppure dentro di me la solita domanda: aspettare o tagliare ogni legame? Ma sai io come la prendo? Lascio andare il tempo, il tempo ha il valore che noi stessi le diamo ogni cosa che deve accadere, prima o dopo accade, vivere è più importante che aspettare, ma dentro di noi la vita è sempre una attesa sottile, una speranza di compimento; ma, a volte penso: cosa si aspetta se non la morte? Quando iniziamo a realizzare il concetto che il tempo “in avanti” stringe di giorno in giorno, ci prende la fretta di vivere, ma non capiamo che questa fretta ci condurrà più velocemente alla stessa morte.