Émile Michel Cioran – Vita
Nessuno guarisce dalla malattia dell’essere nato, una ferita mortale se mai ce n’è stata una.
Nessuno guarisce dalla malattia dell’essere nato, una ferita mortale se mai ce n’è stata una.
I volti nelle strade.Persone che corrono, ti urtano, non guardano, fretta.Le vetrine colorate, occhi curiosi che si soffermano su luci ormai intermittenti.Basta guardarsi intorno e percepisci in una anziana signora vestita di stracci il suo dolore che all’angolo di una strada tende la mano.Un cane cha abbaia, ti distrae un attimo.Solitudine.Anche in sorriso breve, o nel banco, la donna chiama offrendo la merce ad un buon prezzo, lo avverti.Solitudine.Come una torre altera all’orizzonte su un deserto battuto dal vento. Solitudine.Al centro di tutto questo tra mille suoni e vociare di persone ascolto il vento e le tue parole e non sono solo.
Tu vita, regalami ricordi che non fanno male.
Ci vorrebbe una corazza di ferro da indossare come se fosse una seconda pelle, per difendersi, proteggersi dal mondo, dalle angherie della vita e dalle ingiustizie ci vorrebbe un secondo fegato, uno non basta per sopportare o forse ci vorrebbe solamente più fede, per credere ancora a qualcosa, o forse semplicemente abbiamo smesso di “credere”.
Niente è fatto invano per colei che spera ancora.
Impariamo a sorridere a non arrenderci a non mollare e a rialzarci fieri e più forti che mai.
E già più in alto si sta, più basso è il concetto che hai del tuo essere. Anime vuote senza criterio di umiltà pronte a sfrecciare verso il successo.