Emiliano Ercoli – Paura & Coraggio
Prigioni d’avorio. Musofobici: è così che serviamo, nati.
Prigioni d’avorio. Musofobici: è così che serviamo, nati.
Non esiste presente senza passato. Sia le cose vissute in prima persona che quelle no, fanno parte della propria vita. Per me ricordare e non dimenticare è importante, e spesso riavvolgo le immagini mettendole accanto al presente per non far morire almeno i ricordi. A tutto c’è un perché, anche quando non lo capiamo con la mente, ma col cuore abbiamo compreso il suo senso profondo, la certezza del suo significato che però non riusciamo a tradurre in parole, o semplicemente abbiamo paura di farlo. Avere paura di qualcosa significa che “quel qualcosa” è davvero importante. Ci vuole più coraggio ed essere sinceri, per non lasciarci scappare nemmeno una sola possibilità di poterci cambiare l’unica vita che abbiamo ricevuto in dono e di cui dobbiamo prenderci cura, magari insieme.
Bisogna credere. È questo il punto. Non crediamo mai in quello che dobbiamo fare e ci lasciamo fermare dai pensieri che ostacolano l’obiettivo e ci fanno cadere e li si capisce chi è forte e chi no. Chi è forte si rialza e combatte, chi non lo è cambia strada. Bisogna combattere per quello in cui crediamo.
Che brutto avere la consapevolezza di dover affrontare eventuali problemi da soli.
Sì, lo ammetto, ho paura. Ma forse se non ne avessi non avrei neanche il coraggio di sconfiggerla. Preferisco essere dignitosamente fragile.
Ci sono momenti in cui si è persa la strada, il percorso interiore per ritrovare il sentiero può essere lungo e faticoso. Non sempre si riesce a concluderlo, specialmente se non si fa delle proprie debolezze un punto di forza. Il problema maggiore è il non voler affrontare i propri fantasmi e il non volerli esorcizzare per paura che la loro evanescenza si concretizzi più delle nostre stesse paure.
Nel sempre non c’è certezza, nel mai non c’è paura.