Emilio Fornasa – Religione
Ci vuole fede per credere in Dio. Ce ne vuole di più per credere nel caso.
Ci vuole fede per credere in Dio. Ce ne vuole di più per credere nel caso.
Di qualsiasi ideologia o religione tu possa essere va bene, ma attenzione questo non ti dà il diritto di decidere o imporre i tuoi principi agli altri.
Tutto ciò che di meraviglioso esiste e che noi, per ora, riusciamo solo in parte a cogliere si chiama Dio.
E poi non si diventa credenti nel giro di una notte. Una persona pensa di avere fede, poi nella vita succede qualcosa e la perde; dopodiché torna a credere, e poi di nuovo perde la fede e così via. Finché non raggiungiamo un determinato stato, non facciamo che oscillare. Soltanto così possiamo andare avanti. Ogni nuovo passo ci avvicina alla verità.
Siccome Dio ci ha amati per primo, l’amore adesso non è più solo un “comandamento”, ma è la risposta al dono dell’amore, col quale Dio ci viene incontro.
I tuoi genitori sono come Dio perché tu vuoi sapere che sono là e vuoi che loro approvino la tua vita, eppure li chiami solo quando sei in crisi e hai bisogno di qualcosa.
Quando si uccide chi si sa migliore, e si rende fratelli nella croce solo per prendere possesso dell’eredità, la ricchezza, materiale e spirituale, quei fratelli e il loro Dio, che temeva di perdere il suo potere, non dovrebbero lamentarsi delle conseguenze che ha il Male compiuto… se sono veri uomini. Se sono delle piattole è un’altra questione.