Emilio Rega – Religione
Quel predicare il bene dando per scontato il male.
Quel predicare il bene dando per scontato il male.
Stai aspettando di sapere se Dio esiste? Non aspettarla da lui la risposta.
Nazareno, tu che restituisci la voce ai muti e la vista ai ciechi, avresti potuto privarmi della parola e degli occhi. Avresti potuto rendermi pazzo e annebbiare per sempre la mia mente. Sarei diventato uno dei tanti derelitti coperti di mosche e stracci che dormono nella Gehenna. Vivrei ammassato intorno alle mura della città gridando frasi senza senso, con la mano tesa in cerca di un pezzo di pane. La gente guarderebbe dall’altra parte e cambierebbe strada per evitarmi. Sarei uno degli ultimi, uno di quelli che tu ami maggiormente.
Non esistono altri giardini belli come questi coltivati da te… nessuna umanità può eguagliare l’opera della tua mano. In te noi confidiamo perché è con te e solo attraverso te il tutto fluisce a noi.
Dio è l’unico essere che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere.
Il credo di ognuno va ritenuto santo o empio solo in ragione dell’obbedienza o della riottosità e non in ragione della verità o della falsità.
Il senso religioso dell’uomo non dipende in sé dalla sua volontà, ma è iniziativa di chi l’ha creato. La scoperta del senso religioso è, dunque, il primo risultato che l’uomo consegue, se affronta seriamente l’esperienza di impotenza strutturale che lo caratterizza.