Emilio Rega – Società
Cos’è il popolo se non quello che noi crediamo che sia? Ma è un boomerang, ci si ritorce sempre contro, com’è giusto che sia.
Cos’è il popolo se non quello che noi crediamo che sia? Ma è un boomerang, ci si ritorce sempre contro, com’è giusto che sia.
Sei consapevole della tua libertà? Rispondi a te stesso e capirai, che in questo mondo, se la tua risposta è sì, allora stai sicuro che non lo sei. Il condizionamento sociale di oggi, è principalmente concentrato sull’apparenza. Gli stereotipi e gli status symbol di oggi, sono le linee guida per dividere e uniformare le masse, in delle precise classi sociali. La globalizzazione, inizia da te stesso. Ma io, ti assicuro, che non è la forma l’importante, ma quel che c’è sopra la cima della collina. Occhio.
Chi comanda, di solito, si guarda bene dal dirlo.
Che cos’è che ha trasformato i proletari e i sottoproletari italiani, sostanzialmente, in piccolo borghesi, divorati, per di più, dall’ansia economica di esserlo? Che cos’è che ha trasformato le “masse” dei giovani in “masse” di criminaloidi? L’ho detto e ripetuto ormai decine di volte: una “seconda” rivoluzione industriale che in realtà in Italia è la “prima”: il consumismo che ha distrutto cinicamente un mondo “reale”, trasformandolo in una totale irrealtà, dove non c’è più scelta possibile tra male e bene. Donde l’ambiguità che caratterizza i criminali: e la loro ferocia, prodotta dall’assoluta mancanza di ogni tradizionale conflitto interiore. Non c’è stata in loro scelta tra male e bene: ma una scelta tuttavia c’è stata: la scelta dell’impietrimento, della mancanza di ogni pietà.
Gli inglesi: sessanta milioni, in maggioranza cretini.
La classifica dell’Organizzazione mondiale sanitaria vede l’Italia al secondo posto, dopo la Francia e gli italiani di questo si sorprenderanno per l’immagine che hanno dell’America, noi abbiamo grandi medici, grandi strutture, creiamo dei farmaci fantastici, ed è tutto vero, ma 50 milioni di persone non possono andare dal medico se ne hanno bisogno perché non hanno i soldi. E questo è un crimine.
Vorrei una società fondata sull’amore e non sul denaro!