Empedocle – Filosofia
Sono stato un tempo fanciullo e fanciulla, arbusto e uccello e muto pesce del mare. – Da quali onori, da quale altezza di felicità io sono caduto per errare qui, sulla Terra, fra i mortali…
Sono stato un tempo fanciullo e fanciulla, arbusto e uccello e muto pesce del mare. – Da quali onori, da quale altezza di felicità io sono caduto per errare qui, sulla Terra, fra i mortali…
So tutto ma non so chi sono…
Più piccoli sono i segnali più difficilmente riusciamo ad afferrarne il senso.
Il nostro cuore è in parte blu e in parte rosso, d’altronde il carico di ossigeno o di anidride carbonica che il sangue trasporta ne rinnova continuamente la pittura.
Non dare mai tempo al tempo perché il suo tempo è l’infinito.
La voglia di fare contrasta con la sensazione della inevitabile dissipazione apportata dal tempo che scorre inesorabilmente.
Possiamo paragonare la vita ad un libro… esso al suo interno ha una storia già stabilita, sta a noi leggere pagina per pagina e vedere come termina.