Ennio Flaiano – Sorriso
Chi rifiuta il sogno, deve masturbarsi con la realtà.
Chi rifiuta il sogno, deve masturbarsi con la realtà.
Il verbo ridere mi piace molto perché ci sta ovunque: nel parco quando vedo giocare i bambini e rido anch’io, nella scuola quando i ragazzi fanno l’intervallo, nel bar quando ci troviamo con gli amici, nel lavoro quando raccontano le cavolate. Il verbo ridere mi piace perché, anche se hai avuto una giornata disastrosa, quando arrivi a casa dimentichi tutto con un sorriso.
Regalo il mio sorriso a chi mi ha dato sicurezza nei momenti peggiori. Lo regalo a chi ha saputo vedere oltre la mia serenità apparente. Lo regalo a chi sempre mi ha ascoltato, a chi mi ha capito e a chi ne ha bisogno. Regalo il mio sorriso a quelle persone che non hanno ancora trovato quella pace interiore di cui hanno bisogno. A quelle che si sono arrese ormai stanche di lottare. Regalo il mio sorriso a me stessa perché è qualcosa di sacro che non devo farmi togliere da nessuno. Negarlo agli altri è triste, ma negarlo a se stessi è perdere!
Non farti prendere dalla malinconia, cacciala, è un mostro che fa solo del male al cuore, se la senti arrivare proteggiti con l’allegria, l’unica che può vincere contro di lei e la sua vittoria sarà il tuo sorriso.
Può essere una bella giornata, anche se il cielo è grigio. I colori c’è li metti tu sorridendo alla vita.
E poi c’è chi dopo tanta pioggia porta l’arcobaleno nella tua vita semplicemente con un sorriso e tu non puoi far altro che rimanerne dannatamente affascinato.
Non importa se il tuo sorriso è falso o triste, l’importante è provar a sorridere… sempre… altrimenti la vita assume un sapore ancora più amaro.