Ennio Flaiano – Tempi Moderni
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
La scuola è lo specchio della società.
Uno straniero povero e venuto in Italia per trovare lavoro si è imbattuto in persone che pur cercando di sfruttarlo gli hanno dato una mano a trovare una sistemazione. Dopo aver tanto faticato questo straniero è diventato benestante ma chi l’ha aiutato ne è diventato invidioso. Come è falsa la nostra carità!
Distratta, indolente, prudente, la nostra borghesia ama i suoi figli viziati e ribelli.
Il male peggiore di questa società è andare così di corsa da non avere il tempo di aspettare che i bambini finiscano di giocare.
Nei prossimi decenni e nei prossimi secoli, gli uomini non andranno più a visitare le meraviglie della tecnica, ma dalle città aride migreranno con nostalgia verso gli ultimi luoghi in cui vivono pacificamente le creature di Dio.I Paesi che avranno salvato questi luoghi verranno benedetti ed invidiati dagli altri, perchè saranno la meta di fiumi di turisti.La Natura e i suoi liberi abitanti non sono come edifici distrutti dalla guerra: questi si possono ricostruire, ma se la Natura sarà annientata nessuno potrà farla rivivere.
Imparare a pensare: nelle nostre scuole non si sa più cosa significhi.