Enrico Avveduto – Religione
La Bibbia più che parlare di Dio parla di noi, del nostro modo di vivere (nella verità) o di uccidere (nel’idolatria) la nostra esistenza.
La Bibbia più che parlare di Dio parla di noi, del nostro modo di vivere (nella verità) o di uccidere (nel’idolatria) la nostra esistenza.
Grazie Gesù per il dono della fede; perché se non fosse per questa forza interiore che mi fa alzare dai miei crolli in sconfitte, paure, delusioni, solitudini, dolori, errori e molte altre cadute, avrei mollato tutto, anche la mia vita.
Chi è Dio, se non colui che ci costringe a porci questo interrogativo?
Se Lui è con noi possiamo essere mancanti di tutto ma abbiamo, comunque, tutto.
Le preghiere non cureranno l’Aids. La ricerca sì.
Gesù era povero, ma ricco dentro. Una chiesa povera per i poveri. Poveri dentro e fuori. Una chiesa povera per chi è ricco fuori, ma è tanto povero dentro una chiesa povera per i ricchi d’animo, ma poveri fuori. Nel giardino di Dio si entra a piedi nudi. Nel giardino di Dio si entra con tanta umiltà. Dio è li, aspetta tutti i suoi figli.
Perché Dio dovrebbe incavolarsi a morte con chi dice che uno più uno fa due. E che se cambia il risultato distrugge il Mondo e il suo regno, crollati nella negazione della materia e dello spirito. E che il rapimento e la macellazione per aggiungere doppio splendore all’universo lo consuma nel nulla, insieme a tutte le cose. E che dovrà in quel caso ammazzare ogni bellezza per sostenerlo prima del crollo definitivo, spenta l’ultima candela. E che… beh si, forse ha ragione a imbestialirsi.