Enrico Coraci – Vita
Andarsene via per sempre, dove nessuno ti conoscerà.
Andarsene via per sempre, dove nessuno ti conoscerà.
Alcune esperienze di vita sono pezzi di puzzle che mescolati alla rinfusa possono anche non assumere alcun significato, ma se impariamo a dare il giusto ordine a quei pezzi sparsi riusciamo a dare un significato ad ogni singolo pezzo, perché solo riunendoli sulla pagina del buonsenso otterremo un’immagine ben distinta.
Il primo pedaggio che paghiamo al successo è il timore che ci venga meno.
Spesso le nostre domande vagano in eterno senza una risposta.
Volevo nascere con le ali… invece ho solo le zampe.
Io credo ai segnali. Quello che abbiamo bisogno di apprendere è sempre davanti ai nostri occhi; è sufficiente guardarsi intorno con deferenza e attenzione per scoprire dove Dio vuole condurci e quale sia il passo migliore da compiere nel minuto successivo. Ho imparato a rispettare il mistero. Come diceva Einstein: “Dio non gioca a dadi con l’universo”, tutto è collegato e ha un senso. Benché esso risulti occulto per gran parte del tempo, noi sappiamo di essere prossimi alla nostra vera missione sulla terra quando ciò che stiamo facendo è permeato dall’energia dell’entusiasmo. Se lo è, tutto va bene. Se non lo è, conviene cambiare rotta. Quando siamo sulla strada giusta, seguiamo i segnali e, se ci capita di fare un passo falso, ecco che la divinità ci viene in aiuto, evitandoci di commettere un errore.
L’uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.