Enrico Giuffrida – Silenzio
Tra le aurore glaciali del silenzio, divampa il più intimo pathos.
Tra le aurore glaciali del silenzio, divampa il più intimo pathos.
Il tacere non è silenzio. È un urlo che solo le anime attente e sensibili possono percepire. E l’ascolto dell’anima non è per tutti.
I silenzi hanno sempre una domanda, e sanno dare subito una risposta.
Il silenzio è ciò che ci fa capire di più di quanto le parole possano esprimere.
Le parole più importanti le ho dette attraverso i miei silenzi.
Il silenzio è l’unico suono che i ricordi rendono assordante.
Non gemere sulla tristezza del mio passato e del mio presente. È un tempo che ormai è andato e si sta avviando verso una speranzosa conclusione. Vorrei rivedere quel dolce e aureo sorriso che solo tu hai, perché Dio lo ha donato a te. La letizia suscitata dal sorriso espresso dal tuo incantevole cuore e dalle tue morbide labbra, si innalza e raggiunge il mio cuore, sciogliendo le catene della tristezza che lo legano e facendolo esultare di gaudio, rendendo rosei il resto dei giorni miei, il cui tempo è noto solo al Dio Creatore.