Enrico Giuffrida – Stati d’Animo
Con Natale e Capodanno, è andato via il peggior malanno, Superata la tempesta della solitudine, si torna al cammino quotidiano con rettitudine.
Con Natale e Capodanno, è andato via il peggior malanno, Superata la tempesta della solitudine, si torna al cammino quotidiano con rettitudine.
Ci sono uomini che emettono suoni con le corde vocali. Per alcuni partono dal cuore. È allora che diventano parole.
Ci sono persone che hanno preso calci nel sedere e hanno paura di girare le spalle, perché amare è anche voltare le spalle e fidarsi di quelli a cui doniamo il cuore. Io sono uno dei tanti che ne ha presi di calci, ma ho ancora voglia di voltare le spalle, fidarmi e ritornare ad amare.
Semi-stellare, ma con la luna di traverso, di tre quarti, ché a vedermi tutta, mi sentirei troppo piena. Resto così, stagliata nel buio, altera e meditabonda, lambita dai morsi di lupi che della notte fanno il loro tetro teatro ed io, teatrante, intono il loro canto e mi spezzo la voce da umana. Stonata, con le mie distorsioni eccessive.
Le offese come i singhiozzi cessano con gli spaventi.
Non bisognerebbe aspettarsi niente, ecco la verità, ecco ciò che ti fa crescere, ma a volte è difficile quando davvero vuoi bene, quando ci credi, quando le cose le fai con il cuore! Ma d’ora in poi prometto a me stessa che i miei pensieri saranno solo per chi mi apprezza veramente!
Ora guardavano lontano tutti e due, stupiti che quella gran pace che era nelle cose non fosse anche dentro di loro. Placida pensò che la vera pace era dietro il muro a cui stavano appoggiati.