Enrico Giuffrida – Stati d’Animo
Con Natale e Capodanno, è andato via il peggior malanno, Superata la tempesta della solitudine, si torna al cammino quotidiano con rettitudine.
Con Natale e Capodanno, è andato via il peggior malanno, Superata la tempesta della solitudine, si torna al cammino quotidiano con rettitudine.
Ti lego così forte al dito che tutte le altre diventano nere. Stringo aria in assenza di pelle. Cianosi emozionale sull’anossia dei respiri passati.
Osservavo le mie aspirazioni far capolino dalle mie inquietudini, per poi inabissarmi negli abissi della nostalgia.
I nostri respiri sono la musica della nostra vita dove ogni sospiro ha la sua profondità.
Voglio rimanere solo nel mio silenzio. Bloccare il tempo e capire se sono io che sbaglio sempre oppure è il mondo che gira cosi.
Adoro passeggiare nei boschi, sui rami di rigogliosi abeti adagio i ricordi piu tristi, e sui piccoli fiori selvaggi lancio i miei sogni più belli, le speranze più ambite. In questo suggestivo meditare c’è come sottofondo musicale il cinguettio di misti uccelli che svolazzano sulla mia anima.
Quando non ci sentiamo amati da chi abbiamo vicino, si tende a cercare altrove ciò che ci manca.