Enzo Di Maio – Figli e bambini
La nuova civiltà ha tolto la strada ai bimbi, la nuova civiltà ha tolto anche i bimbi.
La nuova civiltà ha tolto la strada ai bimbi, la nuova civiltà ha tolto anche i bimbi.
Un figlio è la dolce ossessione di ogni mamma.
“Dove sei… dove sei…””Ecco la camomilla.””Grazie. Come fai con cinque figli?””Come farei senza…””Troppe preoccupazioni, ansie, dolori…””Non lo so, Eleonora. Viene un momento in cui ti rendi conto che tu hai partecipato a qualcosa di più grande. Non sei tu ad aver dato la vita, anche se l’hai portata. A poco a poco ho capito che portarla significa che ti è affidata. Questo mi dà una grande serenità. E poi non hai idea che carica ti dà l’amore di cinque figli…””e se tuo marito se ne andasse?””C’è stato un momento in cui volevo andarmene io…””Tu?””Si. Ero stanca, mi sentivo sola.””E poi?””Mi sentivo sola, ma alla fine forse non lo ero. Gliene ho parlato e lui ha comprato due biglietti d’aereo e pochi giorni dopo siamo partiti per New York. Ci siamo fermati una settimana. Io non c’ero mai stata e lui mi ha portato nei posti che aveva visitato da ragazzo nell’estate dopo la maturità.””E i ragazzi?””Sparsi tra amici e parenti…””Sembra un film…””Nei film certe cose succedono perché qualcuno le fa nella realtà.”
La condanna di chi non vive un’infanzia è riviverla per sempre.
Non c’è investimento migliore del mettere latte dentro i bambini.
La peggiore sensazione che conosca è alzarsi di notte e mettere il piede su un trenino.
Nel dormire siamo sinceri, ci avviciniamo ai bambini. Perché stringiamo ancora. Sogniamo ancora.