Enzo Di Maio – Vita
Di me lascerò la mia penna, gli occhiali e un quaderno. Non aspettatevi di più da un cantastorie.
Di me lascerò la mia penna, gli occhiali e un quaderno. Non aspettatevi di più da un cantastorie.
Nessuno guarisce dalla malattia dell’essere nato, una ferita mortale se mai ce n’è stata una.
A volte basta lo spettacolo di un tramonto a farti capire che la vita vale la pena di essere vissuta.
Cammino sui fili della vita, sostenuta dalla certezza che si chiama speranza.
Questa vita che conduciamonon sembra una cosa semplice.Infatti dentro di noi abbiamoprogetti, ambizioni, sogni…c’è chi cerca di realizzarlic’è chi cerca di non arrendersic’è chi cerca di fare di tutto per realizzare ciò che egli vorrebbe.Ma a che prezzo?Viviamo in un campo minatofatto di false promessefatto di raccomandazionifatto di falsitàfatto di note distorte…eppure dovremo essere noi a scrivere il nostro spartito.Allora ritorniamo al discorso di prima…il mondo si divide in tanti paradossali personificazioniIo questa notte mi sono seduto sul mio tetto di casae pensavo…Ogni persona ha una sua storia complicata da decifrare, tutti a dire che la propria vita e difficile da gestire, ma alla fine un semplice sorriso o un gesto d’affettoche sorvola la nostra mente e siamo felici con quel poco che abbiamotra le nostre mani.Vivi come meglio credibasta che alla finenon hai rimorsi e rimpianti.
L’assurdo fa molto facilmente fortuna nel mondo.
Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono. Conta le ore di sole della tua giornata, dimentica le nuvole. Conta le stelle delle tue notti, non le ombre. Conta i sorrisi della tua vita, non le lacrime. E a ogni compleanno conta con gioia la tua età dal numero degli amici, non da quello degli anni.