Enzo Di Maio – Vita
Di me lascerò la mia penna, gli occhiali e un quaderno. Non aspettatevi di più da un cantastorie.
Di me lascerò la mia penna, gli occhiali e un quaderno. Non aspettatevi di più da un cantastorie.
La mia unità sta nella consapevolezza delta mia molteplicità.
Ce l’abbiamo negli occhi il male provato. Il dolore nascosto. E resta lì incatenato alla ringhiera di un’anima stufa di cattiveria.
Non confondere le mie buone maniere con il mio carattere. Sono buona ma non sempre, sono dolce ma anche tanto amara, sono gentile ma non con tutti. Un consiglio? Non mettermi mai alla prova!
Se la felicità non si insegna, si può però insegnare la tendenza ad essere felici. Insegnate ai vostri figli a sorridere con poco, a gioire di ogni piccola cosa, allora gli avrete indicato la strada verso la felicità.
La vita non è un qualcosa che puoi riporre ad aspettare che tu sia pronto. La vita non aspetta niente e nessuno. Non calcola i tuoi tempi, i tuoi momenti, le tue paure e incertezze. La vita passa e spesso corre. Va di fretta con i suoi casini, i suoi treni sbagliati, i suoi incastri perfetti e mai indovinati. Lei non teme che tu non possa farcela, e se tu temi che lei possa distruggerti sei fregato già in partenza. Non temere, vivi e se ti fai male rialzati, ma non fermarti perché lei come ho già detto non aspetta nessuno!
Vivi come meglio credi, e fregatene di cosa dicono gli altri, sempre.