Enzo Di Maio – Vita
La vita è oggi e il domani ancora non è scritto.
La vita è oggi e il domani ancora non è scritto.
Odio le cose a metà, i piedi in due staffe, non hanno mai fatto parte di me. Nella vita o stai da una parte o dall’altra, coerenti e veri, sempre, ma devo ammettere che a volte ci sono situazioni molto difficili da gestire quindi ho imparato a non giudicare, anche perché tutto inizia da sé stessi e continua negli incastri della vita.
Non v’è perfezionamento che non includa patimento.
La vita è come un gran pentolone di minestra: più ingredienti ci metti, più sapore dai; ma se per sbaglio metti una spezia che poco centra con il tuo essere è finita, e allora metti nella tua vita i soli ingredienti che possano insaporirla senza rovinare il sapore a te stesso o agli altri.
Esiste allora una diabolica provvidenza che prepara l’infelicità nella culla, che getta premeditatamente esseri angelici ricchi d’intelligenza in ambienti ostili, come martiri nel circo? Vi sono dunque delle anime sacre, votate all’altare, condannate a camminare verso la gloria e la morte, calpestando le proprie macerie? L’incubo delle tenebre stringerà in una morsa eterna queste anime elette? Inutilmente si dibattono, inutilmente si addentrano nel mondo, ai suoi fini ultimi, agli stratagemmi; perfezioneranno la loro prudenza, sprangheranno tutte le uscite, barricheranno le loro finestre contro i proiettili del caso; ma il diavolo entrerà nella serratura: una perfetta virtù sarà il loro tallone d’Achille, una qualità superiore il germe della loro dannazione.
Chi è spettatore della propria vita di norma è anche protagonista della propria tragedia.
Compi ogni azione come se fosse l’ultima della tua vita.
Odio le cose a metà, i piedi in due staffe, non hanno mai fatto parte di me. Nella vita o stai da una parte o dall’altra, coerenti e veri, sempre, ma devo ammettere che a volte ci sono situazioni molto difficili da gestire quindi ho imparato a non giudicare, anche perché tutto inizia da sé stessi e continua negli incastri della vita.
Non v’è perfezionamento che non includa patimento.
La vita è come un gran pentolone di minestra: più ingredienti ci metti, più sapore dai; ma se per sbaglio metti una spezia che poco centra con il tuo essere è finita, e allora metti nella tua vita i soli ingredienti che possano insaporirla senza rovinare il sapore a te stesso o agli altri.
Esiste allora una diabolica provvidenza che prepara l’infelicità nella culla, che getta premeditatamente esseri angelici ricchi d’intelligenza in ambienti ostili, come martiri nel circo? Vi sono dunque delle anime sacre, votate all’altare, condannate a camminare verso la gloria e la morte, calpestando le proprie macerie? L’incubo delle tenebre stringerà in una morsa eterna queste anime elette? Inutilmente si dibattono, inutilmente si addentrano nel mondo, ai suoi fini ultimi, agli stratagemmi; perfezioneranno la loro prudenza, sprangheranno tutte le uscite, barricheranno le loro finestre contro i proiettili del caso; ma il diavolo entrerà nella serratura: una perfetta virtù sarà il loro tallone d’Achille, una qualità superiore il germe della loro dannazione.
Chi è spettatore della propria vita di norma è anche protagonista della propria tragedia.
Compi ogni azione come se fosse l’ultima della tua vita.
Odio le cose a metà, i piedi in due staffe, non hanno mai fatto parte di me. Nella vita o stai da una parte o dall’altra, coerenti e veri, sempre, ma devo ammettere che a volte ci sono situazioni molto difficili da gestire quindi ho imparato a non giudicare, anche perché tutto inizia da sé stessi e continua negli incastri della vita.
Non v’è perfezionamento che non includa patimento.
La vita è come un gran pentolone di minestra: più ingredienti ci metti, più sapore dai; ma se per sbaglio metti una spezia che poco centra con il tuo essere è finita, e allora metti nella tua vita i soli ingredienti che possano insaporirla senza rovinare il sapore a te stesso o agli altri.
Esiste allora una diabolica provvidenza che prepara l’infelicità nella culla, che getta premeditatamente esseri angelici ricchi d’intelligenza in ambienti ostili, come martiri nel circo? Vi sono dunque delle anime sacre, votate all’altare, condannate a camminare verso la gloria e la morte, calpestando le proprie macerie? L’incubo delle tenebre stringerà in una morsa eterna queste anime elette? Inutilmente si dibattono, inutilmente si addentrano nel mondo, ai suoi fini ultimi, agli stratagemmi; perfezioneranno la loro prudenza, sprangheranno tutte le uscite, barricheranno le loro finestre contro i proiettili del caso; ma il diavolo entrerà nella serratura: una perfetta virtù sarà il loro tallone d’Achille, una qualità superiore il germe della loro dannazione.
Chi è spettatore della propria vita di norma è anche protagonista della propria tragedia.
Compi ogni azione come se fosse l’ultima della tua vita.