Erica Ilari – Cielo
Piange lacrime amare questo cielo che assiste ai nostri vani sforzi di toccare le nuvole.
Piange lacrime amare questo cielo che assiste ai nostri vani sforzi di toccare le nuvole.
Mi addormento con le stelle e dormo con la notte.
Nemmeno l’Immortale in persona può pensare a tutto.
Celeste è l’immenso!
Non ti basta sapere che se alzi gli occhi ci troviamo sotto lo stesso cielo?…
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.
Quando il cielo si accende di stelle, la luna sorride.
Mi addormento con le stelle e dormo con la notte.
Nemmeno l’Immortale in persona può pensare a tutto.
Celeste è l’immenso!
Non ti basta sapere che se alzi gli occhi ci troviamo sotto lo stesso cielo?…
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.
Quando il cielo si accende di stelle, la luna sorride.
Mi addormento con le stelle e dormo con la notte.
Nemmeno l’Immortale in persona può pensare a tutto.
Celeste è l’immenso!
Non ti basta sapere che se alzi gli occhi ci troviamo sotto lo stesso cielo?…
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.
Quando il cielo si accende di stelle, la luna sorride.