Erika Mancini – Stati d’Animo
Se non riesci ad immaginare quello che sento, pensa al rumore che può fare dentro un silenzio sospeso nell’attesa di vivere il cielo.
Se non riesci ad immaginare quello che sento, pensa al rumore che può fare dentro un silenzio sospeso nell’attesa di vivere il cielo.
Se continui ad ostinarti nel ripensare alle cose brutte del passato, finirà che anche le belle lo sembreranno.
Hai avuto tempo, possibilità e più di una volta sono stata comprensiva. Adesso se devo essere sincera l’unica cosa che mi viene di dire è: “mi hai fracassato i coglioni”! E siccome non me li hai fracassati in apparenza ma come dato di fatto non intendo più ascoltare, capire e tanto meno darti ulteriori possibilità. Credo che tu sia “autolesionista”! Ami farti del male lesionandoti la vita con stupide e assurde seghe mentali!
Un sentimento non è uno stato d’animo ma qualcosa di molto più intenso e duraturo.
Ho guardato dentro mille occhi, ma forse in nessuno di essi ho saputo scorgere quel qualcosa in più che cerco. In nessuno di essi ho trovato quello che da troppo tempo ormai sembra essersi estinto. Mille bocche ho visto esprimersi in svariate parole, malgrado il loro tentativo di rassicurarmi, esse non hanno saputo fare in modo che io potessi fidarmi ed affidarmi. È come un sesto senso che ti frena. Come un “buco” che dilata lo stomaco. Non è facile ignorare le vecchie ferite, dimenticare la risalita dal dolore e tornare a guardare qualcuno con gli stessi occhi e ad ascoltarlo apprendendo le sue parole con la stessa fiducia. Difficile è risalire, ma ancor più difficile ricominciare qualcosa di nuovo con la stessa fiducia e lo stesso entusiasmo.
Il cuore non è cieco, ma ha quel bizzarro vezzo di voler vedere solo ciò che lo appaga. Poco importa se questo sia autentico o illusorio, nel momento contingente ciò che conta è sfamarsi. Quando poi arriva la sofferenza, perché arriva, allora si è obbligati a fare i conti non con la propria cecità, ma con quella “stupidità sentimentale” che ha distolto il nostro sguardo dalla verità che abbiamo sempre avuto davanti agli occhi.
Perché voler dimenticare, non è sinonimo di crudeltà. È semplicemente che il tuo cuore è stanco di soffocare. Il tuo cuore vuole battere di nuovo. Il tuo cuore vuole vivere. Perché la tua anima, ha il diritto di sorridere.
Se continui ad ostinarti nel ripensare alle cose brutte del passato, finirà che anche le belle lo sembreranno.
Hai avuto tempo, possibilità e più di una volta sono stata comprensiva. Adesso se devo essere sincera l’unica cosa che mi viene di dire è: “mi hai fracassato i coglioni”! E siccome non me li hai fracassati in apparenza ma come dato di fatto non intendo più ascoltare, capire e tanto meno darti ulteriori possibilità. Credo che tu sia “autolesionista”! Ami farti del male lesionandoti la vita con stupide e assurde seghe mentali!
Un sentimento non è uno stato d’animo ma qualcosa di molto più intenso e duraturo.
Ho guardato dentro mille occhi, ma forse in nessuno di essi ho saputo scorgere quel qualcosa in più che cerco. In nessuno di essi ho trovato quello che da troppo tempo ormai sembra essersi estinto. Mille bocche ho visto esprimersi in svariate parole, malgrado il loro tentativo di rassicurarmi, esse non hanno saputo fare in modo che io potessi fidarmi ed affidarmi. È come un sesto senso che ti frena. Come un “buco” che dilata lo stomaco. Non è facile ignorare le vecchie ferite, dimenticare la risalita dal dolore e tornare a guardare qualcuno con gli stessi occhi e ad ascoltarlo apprendendo le sue parole con la stessa fiducia. Difficile è risalire, ma ancor più difficile ricominciare qualcosa di nuovo con la stessa fiducia e lo stesso entusiasmo.
Il cuore non è cieco, ma ha quel bizzarro vezzo di voler vedere solo ciò che lo appaga. Poco importa se questo sia autentico o illusorio, nel momento contingente ciò che conta è sfamarsi. Quando poi arriva la sofferenza, perché arriva, allora si è obbligati a fare i conti non con la propria cecità, ma con quella “stupidità sentimentale” che ha distolto il nostro sguardo dalla verità che abbiamo sempre avuto davanti agli occhi.
Perché voler dimenticare, non è sinonimo di crudeltà. È semplicemente che il tuo cuore è stanco di soffocare. Il tuo cuore vuole battere di nuovo. Il tuo cuore vuole vivere. Perché la tua anima, ha il diritto di sorridere.
Se continui ad ostinarti nel ripensare alle cose brutte del passato, finirà che anche le belle lo sembreranno.
Hai avuto tempo, possibilità e più di una volta sono stata comprensiva. Adesso se devo essere sincera l’unica cosa che mi viene di dire è: “mi hai fracassato i coglioni”! E siccome non me li hai fracassati in apparenza ma come dato di fatto non intendo più ascoltare, capire e tanto meno darti ulteriori possibilità. Credo che tu sia “autolesionista”! Ami farti del male lesionandoti la vita con stupide e assurde seghe mentali!
Un sentimento non è uno stato d’animo ma qualcosa di molto più intenso e duraturo.
Ho guardato dentro mille occhi, ma forse in nessuno di essi ho saputo scorgere quel qualcosa in più che cerco. In nessuno di essi ho trovato quello che da troppo tempo ormai sembra essersi estinto. Mille bocche ho visto esprimersi in svariate parole, malgrado il loro tentativo di rassicurarmi, esse non hanno saputo fare in modo che io potessi fidarmi ed affidarmi. È come un sesto senso che ti frena. Come un “buco” che dilata lo stomaco. Non è facile ignorare le vecchie ferite, dimenticare la risalita dal dolore e tornare a guardare qualcuno con gli stessi occhi e ad ascoltarlo apprendendo le sue parole con la stessa fiducia. Difficile è risalire, ma ancor più difficile ricominciare qualcosa di nuovo con la stessa fiducia e lo stesso entusiasmo.
Il cuore non è cieco, ma ha quel bizzarro vezzo di voler vedere solo ciò che lo appaga. Poco importa se questo sia autentico o illusorio, nel momento contingente ciò che conta è sfamarsi. Quando poi arriva la sofferenza, perché arriva, allora si è obbligati a fare i conti non con la propria cecità, ma con quella “stupidità sentimentale” che ha distolto il nostro sguardo dalla verità che abbiamo sempre avuto davanti agli occhi.
Perché voler dimenticare, non è sinonimo di crudeltà. È semplicemente che il tuo cuore è stanco di soffocare. Il tuo cuore vuole battere di nuovo. Il tuo cuore vuole vivere. Perché la tua anima, ha il diritto di sorridere.