Erika Mancini – Stati d’Animo
Vivo di attimi rubati ai respiri, mi lascio rapire da pelle e cuore.
Vivo di attimi rubati ai respiri, mi lascio rapire da pelle e cuore.
Ho imparato da incontri di cosiddetti amici quanto è diffusa l’ingratitudine per molti è un modo d’essere forse perché dire un grazie provoca loro un fastidio, pensano forse di passare per deboli… allora sono felice d’esser debole perché mai e poi mai rinuncerò a dire grazie.
C’è quel qualcosa dentro che va oltre la ragione coinvolge tutti gli affetti, coinvolge la realtà, il passato vissuto e quello a cui si è sopravvissuti. Mi prende e mi scarica dentro un tale senso di inadeguatezza che l’unica cosa che vorrei è stare in alto e buttarmi giù a capofitto una volta per tutte solo per vedere che succede a levare il freno, darmi una possibilità che ora sembra solo sbagliata, instabile e irreale. Perché non tutto succede come lo si era pensato e quando accade rimani lì a guardare e senti le mani tremare.
Vivo di respiri inebrianti, trattenuti, di sogni, speranze, desideri, ma prima di tutto vivo nell’attimo in cui colgo la vera essenza del tutto, quando l’anima respira il sapore della libertà, quando rispetto me stessa senza limiti e condizionamenti.
Sono io a sorriderle e a furia di strattonarla, stuzzicarla, solleticarla la vita mi ricambierà.
Le emozioni guardano con gli occhi del cuore, son colori che colmano di sfumature l’anima.
Osservo e traggo le mie conclusioni. Non ho bisogno di consensi e plausi vari, sono consapevole di quello che sono e anche del fatto che quello che sono suscita invidia, gelosia e cattiveria. Ma a me poco importa, guardo e passo. E me ne “fotto”!