Erika Moon – Acqua
Come Adamsberg vorrei giocare con un ramo nella Senna e aspettare la mia Camille. Lei c’è e sente quello che sento io.
Come Adamsberg vorrei giocare con un ramo nella Senna e aspettare la mia Camille. Lei c’è e sente quello che sento io.
Fin dall’asilo ero convinta di tenere per mano in ogni momento il mio angelo custode. Stava sempre con me e faceva ogni cosa che anche io facevo. Era un mio modo per non sentirmi l’unica matta. Le mie decisioni erano le sue e poiché non venivano da una sola mente non potevano considerarsi folli. Ma già divenni folle creando la sua presenza.
Vivere non è respirare, è sentirsi vivi; amare non è banalità o volersi bene, è sentirsi compiuti; Gioire non è sorridere, è essere un sorriso; crederci sempre fino in fondo non è essere coraggiosi, è avere il coraggio di accettare le proprie debolezze.
E Noè diceva spesso a sua moglie, quando si sedeva a tavola: “Non mi importa dove va l’acqua, purché non vada nel vino.”
Le coppie mi ispirano equilibrio.
Quando l’amore è andato via da noi ha lasciato le sue tracce. Se vogliamo possiamo…
Quando pensiamo che le uniche persone che potrebbero davvero capirci non ci sono più sbagliamo. Quelle persone vorrebbero che noi ci ancorassimo a chi c’è ancora per vivere bene.