Ernst Röhm – Progresso
Tutte le rivoluzioni divorano i loro stessi figli.
Tutte le rivoluzioni divorano i loro stessi figli.
È la storia della scienza che quando tutti gli accessi e, per così dire, gli ingressi di tutte le menti sono come assediati e ostruiti dai più oscuri idoli che nelle menti sono radicati profondamente e come impressi a fuoco […] può permettere alla luce genuina e originaria delle cose di trovare uno spazio schietto e pulito nel quale rispecchiarsi. […] Il presente è un essere bifronte, guarda insieme al passato e all’avvenire per farsene una precisa idea è quindi importante avere un quadro di tutti e due i tempi, un quadro che abbracci non solo il corso e il progresso della scienza ma anche la previsione del futuro.
Non ho prospettive per l’anno a venire vorrei, solo che l’uomo per una volta si fermasse a riflettere prima di agire.
Il calcolo sul futuro è un vento spietato, che spazza la sabbia dalla pietra essenziale. Ci fa mangiare perché bisogna, non per golosità.
Invece di preoccuparci dei segni indefinibili del cielo, è ora di preoccuparci dei segni critici che il nostro pianeta evidenzia nel suo essere inquinato e depredato, Perché mentre nei cieli per i mortali non c’è prospettiva di vita, la terra sarà per il futuro l’unico pianeta ad ospitare la vita delle future generazioni.
Non potrei mai essere uno smartphone, perché non ho tatto.
Facebook: mezzo di comunicazione, di scoperta, di informazione, di immenso dolore e sofferenza…