Ester Pois – Tristezza
Certe cose non si dimenticano, non si può prendere una spugna e cercare di pulirle. Le cattiverie rimangono come cicatrici anche se vorresti farle sparire.
Certe cose non si dimenticano, non si può prendere una spugna e cercare di pulirle. Le cattiverie rimangono come cicatrici anche se vorresti farle sparire.
La solitudine non va condivisa, va vissuta e basta.
Allontana l’ombra, impedisce alla coscienza di parlare.
Quanto più si vuole bene tanto più si soffre.
Manco più a me stesso che a chiunque altro.
Il mondo ti da solo fastidi e sofferenze nella vita uno è incapace di rallegrarsene, oggi è facile cambiare umore specialmente la tristezza ti costringe a vivere in gabbia senza fatti capire. Che cosa sta succedendo. Il mondo va così e allora soffri nel tuo silenzio.
Chi ha sofferto sa essere ancora più cattivo. Rabbia, frustrazione, impotenza e un sentimento d’ingiustizia pervasivo ci abitano da dentro e, come per una logica di pareggiamento dei conti, di libero sfogo o di ricerca di un capro espiatorio, finiamo per diventare carnefici di carnefici, carnefici di vittime e noi vittime di noi stessi.