Eugene Levine – Morte
Siamo tutti degli uomini morti in licenza.
Siamo tutti degli uomini morti in licenza.
Mi vesto di nero perché è morta l’intelligenza.
Cosa è mai la morte? Forse il secondo più libero e corto, dopo l’attimo più soffocato?
La morte è come un viaggio in un altro mondo, un viaggio che puoi fare solo una volta, un viaggio da cui non tornerai mai.
Giova ciò solo che non muore, e solo per noi non muore, ciò che muor con noi.
A te, che davanti intravedi solo un camminoLungo e doloroso da percorrere,Che senti l’anima vuota per quella ferita latentee nella tua mente si aggirano mille perché?A te, che trascorri le notti insonniConsumate dalle lacrime, invase da quei ricordi che ti univano aQuella persona cara e che non riesci più a mandare via.A te, che sei convinto che tutto sia finito,Che non ci sia speranza alcuna:”Asciuga il tuo pianto e Rallegrati come un bambino!”Perché solo quando avrai accettato la loro partenzaconoscerai la gioia del loro ritorno,e con loro intraprenderai un nuovo viaggioAvvolto dall’amore e la serenitàPer tutta l’eternità; pertantoAsciuga il tuo pianto e Rallegrati come un bambino!
Sebbene molti muoiano da sciocchi, sono pochi gli sciocchi che muoiono.