Euripide – Vita
In tutti gli altri eventi, piena è la donna di paure, e vile contro la forza, e quando vede un ferro; ma quando, invece, offesa è nel suo talamo, cuore non c’è del suo più sanguinario.
In tutti gli altri eventi, piena è la donna di paure, e vile contro la forza, e quando vede un ferro; ma quando, invece, offesa è nel suo talamo, cuore non c’è del suo più sanguinario.
Riempi il tuo tempo di vita e non avrai mai perso tempo.
Le lacrime avran del cuore la sembianza, se avrai saputo della sua musica far danza.
Nel mio piccolo ho sempre cercato di essere all’altezza delle cose che nella vita ero riuscita ad ottenere, gli amici, la stima di mia mamma e mio papà, l’amore di mio figlio, un ex marito straordinario che oggi è un po’ come il mio migliore amico, due mestieri nelle mani e altre piccole cose. Ho cercato nel mio piccolo sempre di essere onesta, di dire sempre la verità, essere sincera, di non ferire e non illudere, di non giocare mai con certi valori, dolori o sentimenti e malgrado la vita mi ha insegnato che non basta per ricevere altrettanto non sono cambiata. Ho cercato nel mio piccolo di restare umile, di non seguire la massa e di portare in alto e avanti me stessa così come sono, senza paure ne rancori, senza timore di mostrarmi. Non ho vergogna ne dei miei errori, ne dei miei limiti o delle mie paure… non ho paura di mettermi in gioco rischiando di nuovo di soffrire, ma una cosa che mi fa paura c’è; ed è la cattiveria e la malvagità che il mondo spesso nasconde e delle sue violenze. Ma non mi fermo comunque perché la strada che ho affrontato fino ad oggi mi fa solo essere fiera di me. Mi guardo dietro e dico: “Eccoti, guarda dove sei, come sei e dimmi se mai avresti pensato di uscirne così”! Verissimo, troppe volte mi sono detto: “Non ce la faccio” ma invece ce l’ho fatta e se ce l ho fatta fino ad oggi non ho motivi per non proseguire con la stessa forza, tenacia e sicurezza!
Inutile rimpiangere ormai, ho sempre fatto solo ciò che mi sentivo di fare. Ciò che non è stato è perché evidentemente non doveva essere.
La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.
E quanti treni perdiamo nelle chilometriche corse della vita; così per soffocare la sete della rabbia, stappiamo l’ennesima bottiglia di speranza e ci sediamo su di una panchina alla stazione, in attesa del prossimo convoglio dove nascosta tra i passeggeri forse ci sarà un’altra opportunità.