Fabio Leto – Abbandonare
Peggio del lasciare una persona che hai amato con tutto il tuo cuore vi è soltanto il lasciare una persona che ancora ami.
Peggio del lasciare una persona che hai amato con tutto il tuo cuore vi è soltanto il lasciare una persona che ancora ami.
Quando la rabbia diventerà indifferenza, l’unica cosa che rimane sarà il ricordo.
Non si è soli quando qualcuno se ne è andato, si è soli quando qualcuno…
Te ne sei andato. Così, da un giorno all’altro, hai fatto bene, sei uscito da una situazione che non ti faceva più stare bene.Mi manchi comunque sai, sento la mancanza della tua presenza, quando con un solo sorriso riusciva a far svanire tutte le paure, avevi sempre una soluzione, per la mia insicurezza, per la mia scarsa autostima. Se mi voltavo, ti vedevo, e prendevo coraggio, ma adesso non ci sei, ed io mi sento sola, tu hai detto che comunque vada ci sei, che ti posso chiamare, ci possiamo vedere, ma sai è difficile, non saprei che dirti, come sempre, mi conosci. Mi sento persa.Ogni maledetta domenica mi ripeto, fai ciò che ti ha insegnato, segui ciò che ti diceva, fai vedere che ce la puoi fare, fai vedere ciò di cui sei capace, rendilo fiero, rendigli onore. Ma tu non ci sei, non sei lì, fuori da quel campo per vedermi, per ridere di nuovo con me, per trasmettermi coi tuoi grandissimi occhi celesti tutta la grinta di cui ho bisogno, non ci sei, ed io me ne rendo conto ogni volta di più, stai svanendo, sta svanendo la tua presenza, allora stringo un po’ di più il tuo ricordo.Rileggo i messaggi con cui mi rassicuri, e ti aspetto, anche se ormai ho capito, non si aspetta chi non può tornare.
Alice aveva detto che non sarei stato abbastanza forte da stare lontano dalla ragazza. Glielo avrei provato.
Facevo le pulizie d’autunno (ci sono le pulizie d’autunno?). Comunque ho deciso di buttare via un po’ di vecchi cari scheletri che ingombravano l’armadio. Se non per altro, mi serviva posto per i cappotti invernali.
Questo mio pensiero e, la tristezza di queste poche righe va a tutti quei bambini, appena nati, sani, ai quali è statachiusa in faccia la porta della vita. A tutti quegli angioletti venuti al mondo per portare felicità. Venuti tra noi per farci conoscere cosa vuol dire amare, e per farci scoprire i veri valori della vita. Quella vita che, a loro, è stata negata. Da Quelle “persone” che non sapranno mai, quello che hanno veramente perduto, per sempre.
Quando la rabbia diventerà indifferenza, l’unica cosa che rimane sarà il ricordo.
Non si è soli quando qualcuno se ne è andato, si è soli quando qualcuno…
Te ne sei andato. Così, da un giorno all’altro, hai fatto bene, sei uscito da una situazione che non ti faceva più stare bene.Mi manchi comunque sai, sento la mancanza della tua presenza, quando con un solo sorriso riusciva a far svanire tutte le paure, avevi sempre una soluzione, per la mia insicurezza, per la mia scarsa autostima. Se mi voltavo, ti vedevo, e prendevo coraggio, ma adesso non ci sei, ed io mi sento sola, tu hai detto che comunque vada ci sei, che ti posso chiamare, ci possiamo vedere, ma sai è difficile, non saprei che dirti, come sempre, mi conosci. Mi sento persa.Ogni maledetta domenica mi ripeto, fai ciò che ti ha insegnato, segui ciò che ti diceva, fai vedere che ce la puoi fare, fai vedere ciò di cui sei capace, rendilo fiero, rendigli onore. Ma tu non ci sei, non sei lì, fuori da quel campo per vedermi, per ridere di nuovo con me, per trasmettermi coi tuoi grandissimi occhi celesti tutta la grinta di cui ho bisogno, non ci sei, ed io me ne rendo conto ogni volta di più, stai svanendo, sta svanendo la tua presenza, allora stringo un po’ di più il tuo ricordo.Rileggo i messaggi con cui mi rassicuri, e ti aspetto, anche se ormai ho capito, non si aspetta chi non può tornare.
Alice aveva detto che non sarei stato abbastanza forte da stare lontano dalla ragazza. Glielo avrei provato.
Facevo le pulizie d’autunno (ci sono le pulizie d’autunno?). Comunque ho deciso di buttare via un po’ di vecchi cari scheletri che ingombravano l’armadio. Se non per altro, mi serviva posto per i cappotti invernali.
Questo mio pensiero e, la tristezza di queste poche righe va a tutti quei bambini, appena nati, sani, ai quali è statachiusa in faccia la porta della vita. A tutti quegli angioletti venuti al mondo per portare felicità. Venuti tra noi per farci conoscere cosa vuol dire amare, e per farci scoprire i veri valori della vita. Quella vita che, a loro, è stata negata. Da Quelle “persone” che non sapranno mai, quello che hanno veramente perduto, per sempre.
Quando la rabbia diventerà indifferenza, l’unica cosa che rimane sarà il ricordo.
Non si è soli quando qualcuno se ne è andato, si è soli quando qualcuno…
Te ne sei andato. Così, da un giorno all’altro, hai fatto bene, sei uscito da una situazione che non ti faceva più stare bene.Mi manchi comunque sai, sento la mancanza della tua presenza, quando con un solo sorriso riusciva a far svanire tutte le paure, avevi sempre una soluzione, per la mia insicurezza, per la mia scarsa autostima. Se mi voltavo, ti vedevo, e prendevo coraggio, ma adesso non ci sei, ed io mi sento sola, tu hai detto che comunque vada ci sei, che ti posso chiamare, ci possiamo vedere, ma sai è difficile, non saprei che dirti, come sempre, mi conosci. Mi sento persa.Ogni maledetta domenica mi ripeto, fai ciò che ti ha insegnato, segui ciò che ti diceva, fai vedere che ce la puoi fare, fai vedere ciò di cui sei capace, rendilo fiero, rendigli onore. Ma tu non ci sei, non sei lì, fuori da quel campo per vedermi, per ridere di nuovo con me, per trasmettermi coi tuoi grandissimi occhi celesti tutta la grinta di cui ho bisogno, non ci sei, ed io me ne rendo conto ogni volta di più, stai svanendo, sta svanendo la tua presenza, allora stringo un po’ di più il tuo ricordo.Rileggo i messaggi con cui mi rassicuri, e ti aspetto, anche se ormai ho capito, non si aspetta chi non può tornare.
Alice aveva detto che non sarei stato abbastanza forte da stare lontano dalla ragazza. Glielo avrei provato.
Facevo le pulizie d’autunno (ci sono le pulizie d’autunno?). Comunque ho deciso di buttare via un po’ di vecchi cari scheletri che ingombravano l’armadio. Se non per altro, mi serviva posto per i cappotti invernali.
Questo mio pensiero e, la tristezza di queste poche righe va a tutti quei bambini, appena nati, sani, ai quali è statachiusa in faccia la porta della vita. A tutti quegli angioletti venuti al mondo per portare felicità. Venuti tra noi per farci conoscere cosa vuol dire amare, e per farci scoprire i veri valori della vita. Quella vita che, a loro, è stata negata. Da Quelle “persone” che non sapranno mai, quello che hanno veramente perduto, per sempre.