Fabio Luciano – Paura & Coraggio
Un lupo ferito in un angolo contro orde di uomini, mostra i denti feroce, anche se sa che è giunta la sua fine.
Un lupo ferito in un angolo contro orde di uomini, mostra i denti feroce, anche se sa che è giunta la sua fine.
I giovani avevano poco coraggio, si guardavano tra di loro, come pecore che seguivano il proprio pastore, un Dio da qui pendevano le loro labbra e quando un fulmine cascava nella loro terra, correvano impauriti, verso il nulla più totale. Al ritornar del sole, ognuno era solo, lontano da gli altri, ognuno ora era una pecora vuota senza anima, che sarebbe morta di fame tra le terre aride.
Vincere le proprie paure è audace.
Finirai per trovarla la Via… se prima hai il coraggio di perderti.
Il buio che mi circonda esce fuori da un libro con marinai mai vinti dai flutti e con chiglie robuste contro l’aspra sorte che ama l’uomo capace di tracciarsi da solo una mappa.
Lo spirito di un guerriero si forgia affrontando le paure.
La paura delle persone per ciò che non comprendono è il seme della vergogna di questo Mondo. Germoglia la falsa ostentazione, frutto di una fantasia perversa che conduce alla violenza. Facciamo una guerra per estirpare chi non capiamo, chi è meno convenzionale. Eliminata la paura torniamo a vivere in modo apparentemente sereno la nostra miserabile vita. Invece di assimilare, rimuoviamo, facciamo piazza pulita, restando in canoni prestabiliti, ringraziando i padroni, che ci hanno reso schiavi di un Mondo convenzionale e superficiale, dove non riusciamo a vedere più in là del nostro naso.
I giovani avevano poco coraggio, si guardavano tra di loro, come pecore che seguivano il proprio pastore, un Dio da qui pendevano le loro labbra e quando un fulmine cascava nella loro terra, correvano impauriti, verso il nulla più totale. Al ritornar del sole, ognuno era solo, lontano da gli altri, ognuno ora era una pecora vuota senza anima, che sarebbe morta di fame tra le terre aride.
Vincere le proprie paure è audace.
Finirai per trovarla la Via… se prima hai il coraggio di perderti.
Il buio che mi circonda esce fuori da un libro con marinai mai vinti dai flutti e con chiglie robuste contro l’aspra sorte che ama l’uomo capace di tracciarsi da solo una mappa.
Lo spirito di un guerriero si forgia affrontando le paure.
La paura delle persone per ciò che non comprendono è il seme della vergogna di questo Mondo. Germoglia la falsa ostentazione, frutto di una fantasia perversa che conduce alla violenza. Facciamo una guerra per estirpare chi non capiamo, chi è meno convenzionale. Eliminata la paura torniamo a vivere in modo apparentemente sereno la nostra miserabile vita. Invece di assimilare, rimuoviamo, facciamo piazza pulita, restando in canoni prestabiliti, ringraziando i padroni, che ci hanno reso schiavi di un Mondo convenzionale e superficiale, dove non riusciamo a vedere più in là del nostro naso.
I giovani avevano poco coraggio, si guardavano tra di loro, come pecore che seguivano il proprio pastore, un Dio da qui pendevano le loro labbra e quando un fulmine cascava nella loro terra, correvano impauriti, verso il nulla più totale. Al ritornar del sole, ognuno era solo, lontano da gli altri, ognuno ora era una pecora vuota senza anima, che sarebbe morta di fame tra le terre aride.
Vincere le proprie paure è audace.
Finirai per trovarla la Via… se prima hai il coraggio di perderti.
Il buio che mi circonda esce fuori da un libro con marinai mai vinti dai flutti e con chiglie robuste contro l’aspra sorte che ama l’uomo capace di tracciarsi da solo una mappa.
Lo spirito di un guerriero si forgia affrontando le paure.
La paura delle persone per ciò che non comprendono è il seme della vergogna di questo Mondo. Germoglia la falsa ostentazione, frutto di una fantasia perversa che conduce alla violenza. Facciamo una guerra per estirpare chi non capiamo, chi è meno convenzionale. Eliminata la paura torniamo a vivere in modo apparentemente sereno la nostra miserabile vita. Invece di assimilare, rimuoviamo, facciamo piazza pulita, restando in canoni prestabiliti, ringraziando i padroni, che ci hanno reso schiavi di un Mondo convenzionale e superficiale, dove non riusciamo a vedere più in là del nostro naso.