Fabio Michele Bitetti – Vita
A volte la vita ci porta a diventare quello che più odiamo.
A volte la vita ci porta a diventare quello che più odiamo.
L’importante è come imparare a dividere la nostra vita con gli altri, piuttosto che pensare solo a noi stessi.
Nella vita l’uomo è come un ragno con la sua tela: trascorre i giorni a tessere per conquistare, ma infine rischia di rimanere imbrigliato nella sua stessa tela.
È difficile superare certi dolori. Si impossessano di noi e ci impediscono di vedere quelle piccole cose che abbiamo intorno.
Siamo il frutto di un guerra tra mondi, per quello odiamo odiamo la violenza, se veniamo da una guerra e scappiamo dal nostro passato come potremmo continuare a girare per le nostre strade con le armi? Abbiamo abbandonato i vecchi passi perché erano troppo pesanti per la terra che volevamo calpestare e sarebbe intelligente tornare ad indossare quelle scarpe? Sappiamo che la pace è tutto, e sapevamo che per raggiungerla avremmo dovuto intraprendere una lotta all’ultimo sangue con noi stessi, ma è così per tutto il resto, chi vuole trovare dentro di se l’amore è costretto a sconfiggere sul campo l’odio, chi ama sentire i profumi deve eliminare gli odori fastidiosi. Quindi veniamo da una guerra, ma rivelerò di più, veniamo da una guerra dove siamo i diretti sconfitti, avremmo dovuto continuare ad ucciderci? No, allora abbiamo gettato la spugna. Siamo tornati sul campo e c’era solo la pace, e da quel giorno non sentiamo più il bisogno di fuggire da nulla.
Meglio adattarsi alle usanze del luogo e delle persone, e ben conoscerle, prima di lanciarsi in un’impresa.
Non soffriamo per ciò che ci accade, ma per il significato che diamo a ciò che ci accade.