Fabio Privitera – Abbandonare
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Sto abbandonando la realtà con la ferma speranza di non morire, perché lasciare la falsità vuol solo dire cominciare a vivere.
A volte ci costruiamo dentro un’immagine distorta della donna che amiamo, e quando ne scropriamo la sua vera essenza, è difficile accettarlo senza provarne dolore.
Non sono tanto lontana da quella ragazza che scrisse “Ti ho amato come ho amato…
Visto che non riesco a dimenticarti, inizierò a pensarti così tanto che prima o poi mi stancherò.
Gli attimi sono brandelli di infinito che restano dentro di noi, ed è nel loro ritorno, quando leggiamo qualcosa, annusiamo qualcosa, osserviamo qualcosa che riecheggiano, e noi li riviviamo nel bene e nel male.
Sarebbe normalità restare se non fossimo costretti a scappare prima che qualcuno ci lasci soli ad aspettare.