Fabio Privitera – Abbandonare
Alcune persone tornano cambiate, pretendendo di rientrare nelle vite che hanno lasciato senza porci domande, senza rendersi conto di non essere più quelle stesse persone per le quali sognavamo.
Alcune persone tornano cambiate, pretendendo di rientrare nelle vite che hanno lasciato senza porci domande, senza rendersi conto di non essere più quelle stesse persone per le quali sognavamo.
“Resta con me, Bella!”, le gridai. “Mi senti? Resta qui! Non voglio che mi lasci….
Dopo ogni passo che ci porterà avanti avremo più chiara l’idea del “come” avviene tutto questo, seguendo un movimento asintotico che mai toccherà la curva della verità. Ma il “perché” avvenga tutto questo è un’idea di cui è bene non tenerne conto perché l’unica risposta è la più banale: avviene.
Il desiderio di ognuno è piacere all’altro, a chi amiamo, senza dover cambiare. Inevitabilmente, però, questo desiderio ci spinge a conoscere i nostri limiti mentre ci facciamo conoscere, e quindi a valutare un cambiamento, quando l’altro mostra i suoi giudizi e le sue opinioni sui vari aspetti della nostra morale e del nostro comportamento. Se non si è abbastanza coscienti che il proprio modo di essere è quello che, meglio d’ogni altro, ci fa sentire sereni, c’è rischio di cadere nella rete di perplessità e dell’intercessione di troppo spazio al cambiamento. Si dice di doversi venire incontro, ma quando manca la reciprocità manca perché uno dei due si sente insicuro e non perché vuol rendersi più simile a quello che l’altro si aspetta per amore. Lo fa per non perderlo ma in quanto non vuole essere abbandonato. L’abbandono è molto più doloroso della solitudine e della mancanza successive. È sentirsi addosso una sconfitta immeritata, perché ci si ritrova con una personalità stravolta e senza più qualcuno che dia un senso a quello stravolgimento.Occorre restare se stessi, e farsi accettare e accettare chi si ama ed è questo che fa esplodere l’amore. Quella curiosità irrazionale per chi è diverso da noi eppure così attraente. Chi diventa troppo vicino a ciò che si vuole diventa sistematicamente prevedibile e, a dispetto di ciò che si penserebbe, poco attraente.Evitate la rete.
Le persone fanno schifo, lo so. Anche quelle che dicevano che non ti avrebbero mai…
Ditemi voi se non è perfido essere lasciati dopo che la propria ragazza è riuscita a farvi desiderare un futuro insieme, per poi abbandonarvi e lasciarvi con una mera illusione. Un illusione nato nella sua mente, di cui hai finito col crederci e sperarci anche tu, senza poi sapere che a volerlo realizzare eri rimasto da solo.
Roberta contava gli strati della sua anima e cercava di mettergli un nome, si rendeva conto del senso di disagio che quella situazione le faceva provare, non accettava le sue incoerenze da persona normale, non accettava di voler stare in quella città e di non sopportarne il rumore, rifiutava di dover sorridere a gente di cui non le importava, a una vita di cui non vedeva il senso, di sentirsi ancora legata ad un uomo che non la accettava così com’era, che cercava di cambiarla, e da quando si erano lasciati le faceva le poste per controllare quanto la carenza di autostima l’avesse modellata secondo i suoi desideri. Si odiava perché lui ci stava riuscendo, se lo figurava in quel buio infernale che ricopriva Roma, a non vedere la strada che percorreva, che sicuramente aveva cercato qualcosa per terra che potesse fare rumore se trascinato o sbattuto contro i cancelli, un suono qualsiasi che coprisse il silenzio di fuori, inaccettabile se sommato a quello che aveva dentro.