Fabio Privitera – Paradiso & Inferno
Mentre il diavolo pensa a fare le pentole, io faccio i coperchi.
Mentre il diavolo pensa a fare le pentole, io faccio i coperchi.
Se ci comportassimo come foglie che si fanno trasportare dal vento sentiremmo la vita stessa fluire sotto la pelle e capiremmo come alla fine il vento non è qualcosa che ci obbliga a seguire un percorso ma è il mezzo con cui la vita ci bisbiglia quale sarebbe il percorso migliore, non quello più facile, ma quello migliore.
Tra le fiamme dell’inferno io mi farò largo se dovesse giovarmi ad avere sulle labbra…
C’è uno strapiombo abissale tra il lassù e il quaggiù. Un baratro immaginario tanto quanto lo sono il paradiso sopra le nuvole e l’inferno sotto la Terra.
Nessuno può essere condotto fuori dal proprio inferno se non sente già in se il sentiero verso la libertà e le ali.Allora la mano che lo conduce non gli indicherà la via, ma lo accompagnerà semplicemente rendendo più solido ogni suo passo.
In ciascuno di noi esistono un angelo e un demonio, e le loro voci sono molto simili.
Il sangue non è tutto, non è ciò che crea una famiglia. Una famiglia è fatta di passione e di sentimenti che legano, e fanno vivere le emozioni anche stando a distanza anche se nelle proprie vene non scorre affatto lo stesso sangue… c’è qualcos’altro che scorre tra le linee temporali che dissolvono lo spazio: un plasma d’affetto, stima, e fiducia reciproca.