Fabio Privitera – Stati d’Animo
Non si può scrivere la perfezione di un’emozione, solo sentirla.
Non si può scrivere la perfezione di un’emozione, solo sentirla.
Se mi guardo dietro potrei anche avere paura per ciò che vedo, ma in realtà mi succede l’opposto. Provo fierezza e felicità. Provo gioia e orgoglio nel vedere quante cose sia riuscita a superare nella vita. E mi guardo oggi e mi rendo conto che le mie gambe sono ben salde al suolo, la mia mente ben equilibrata e il mio carattere deciso e coraggioso. E questo lo devo solo a me stessa!
C’è sempre un’attesa che fa ribollire il sangue più di quanto la pressione arteriosa sia…
Anche quando voci estranee riempiono l’aria e si avverte il silenzio. Quando ci soffermiamo a pensare, guardando senza vedere e ci perdiamo. Se appoggiando le mani sulla tastiera, ci sembrano di burro. Quando non possiamo fare a meno di aspettare una crepa nell’orgoglio, il suo, e la porta resta chiusa. Anche quando ci illudiamo che messaggi sublimali ci appartengono, ma sono scritti per il vento. Quando allunghiamo le braccia per regalare tepore ma fendono soltanto l’aria, procurandoci vertigine. Quando aspettiamo una voce che sappiamo essersi persa nell’eco di un perché, e ci nasce un groppo in gola. Ecco, tutto questo è sentire un vuoto.
Volendo dire esattamente, spesso comunico solo quello che l’altro capisce, e questo mi terrorizza.
Durante tutta la mia vita, più che fretta di crescere avevo fretta di stupirmi del mondo.
Ho abbassato la voce quando c’era da urlare, sono rimasta in silenzio avendo mille cose da dire, ho riposto la spada nel fodero li dove invece avrei dovuto combattere, e tutto questo per sentirmi dire, “non cambierai mai”