Domenica Borghese – Stati d’Animo
Gli altri li sopporto pazientemente, è la pazienza per tollerare me stessa che mi manca! Non mi sopporto più!
Gli altri li sopporto pazientemente, è la pazienza per tollerare me stessa che mi manca! Non mi sopporto più!
Ho conosciuto tante persone nella mia vita. Ma solo poche “speciali” hanno segnato il mio cuore.
Sopporta, o mio cuore: tu hai sopportato una cosa anche peggiore.
Si cercano volti, occasioni e sensazioni che non abbiano sapore antico, ma figli e figlie di quella fantastica volontà di pura nuova esistenza. Non sia apparenza ma emozione vera, che lasci strascichi di pura essenza, nel lento camminare tra una determinazione e l’altra.
A volte l’unica consolazione è stare soli con se stessi.
Ci sono lacrime visibili che sanno solo di comodità e ci sono lacrime che non vedi, ma chi ti ama sente e asciuga.
Mi dissero che il trucco è trovare un sentimento e lasciare che esso ti pervada, sino a quando non c’è più bisogno di pensare a cosa scrivere. Ciò che ho trovato mi spaventa tutt’ora. Mi spaventa quel senso di vuoto e passività che deriva dal dolore, quella voglia di arrendersi che segue la consapevolezza che la vita è quel che è e niente di più. Ma ciò che mi spaventa ancora di più è la prospettiva che il dolore sia realmente il mio sentimento guida. Non c’è cosa che temo di più.