Fabio Privitera – Stati d’Animo
Nessuno può essere interprete dell’altro. A volte neanche di se stesso ed è ciò che distingue un essere consapevole da una mina vagante.
Nessuno può essere interprete dell’altro. A volte neanche di se stesso ed è ciò che distingue un essere consapevole da una mina vagante.
Lascio che il bene si sgualcisca a contatto delle mani rozze di chi riserva carezze ai volti plastificati. Ed io che me ne vado in giro, fatta di fragile lamella, continuo a passeggiare sotto le macine dei mulini per vedere se combatterli o lasciarmi sbriciolare faccia qualche differenza.
Quando finisce un qualsiasi tipo di rapporto sentimentale non si apre un portone ma, bensì, un mondo parallelo concreto!
La notte è necessaria, perché nella solitudine puoi riflettere con un certo distacco sugli eventi. A volte devi aspettare il buio per vedere più chiaro.
“Scusa”. Chiedere scusa è un atto di immensa forza, è riconoscere i propri errori. Chiedere scusa vuol dire essere grandi e consapevoli che non siamo perfetti, chiedere scusa richiede coraggio, e ha coraggio solo chi usa il cuore.
La solitudine, un’immensa compagnia che ci fa capire chi realmente siamo e quello che dalla vita vogliamo.
Ho “raccolto” le mie paure, perché quando arriverà la felicità voglio godermi ogni istante.