Fabio Volo – Accontentarsi
Io non ti amavo, ti subivo.
Io non ti amavo, ti subivo.
Ma era l’unico riferimento che avevo, e a volte le persone ce le teniamo buone…
E poi ci sono quelle persone belle da morire… Non belle in senso fisico… belle e basta… Belle perché quando sorridono illuminano ciò che le circonda… Belle perché il suono della loro voce riempie l’aria… Belle perché con un gesto ti rendono felice, belle perché fanno parte di te e ti rendono migliore…
Che importanza ha se non sei il miglior genio inventore del mondo come lo è…
A volte proviamo sentimenti, emozioni, sensazioni, illuminazioni fugaci, che non riusciamo ad esprimere attraverso un pensiero razionale.Sono troppo complessi o troppo semplici. Non li comprendiamo a pieno con la ragione, ma ci colpiscono e non vogliamo che svaniscano all’improvviso, così come sono sopraggiunti.E tuttavia non troviamo le parole adatte per comunicarli in modo diretto, logico, comprensibile, chiaro così iniziamo a guardare dentro di noi e a scrivere ciò che sentiamo davvero.. E così che nascono le poesie.
Ali spezzate cercano il silenzio. Questo non vuol dire non adattarsi a ciò che ruota intorno, è solo essere stanchi di sentire troppe parole, e voler volare con la fantasia.
Le cose avute in regalo non vanno mai valutate. Si accettano così come sono.