Fabio Volo – Desiderio
Forse un leggero senso di precariietà, di possibile rottura, avrebbe potuto animarci, ma non abbiamo mai lasciato che la vita ci toccasse nella sua imprevedibilità.
Forse un leggero senso di precariietà, di possibile rottura, avrebbe potuto animarci, ma non abbiamo mai lasciato che la vita ci toccasse nella sua imprevedibilità.
Se un giorno al segnale proveniente da un angolo remoto della terra, dovessimo toglierci tutti la maschera che portiamo, ci stupiremmo di vedere la nostra stessa fragilità su un altro volto. Solo allora non indosseremo più quella maschera, liberi di essere noi stessi e di vivere una splendida utopia.
Non voglio un mondo perfetto ma autentico, dove le lacrime versate non siano mai sprecate. Un mondo reale fatto di sostanza e non solo di parole. Un’esistenza dove ogni mese che passa non sia un foglio del calendario da strappare e buttar via ma una pagina di Vita scritta col cuore.
Abbiamo limitato controllo sui nostri pensieri. Siamo prigionieri di desideri impossibili. Questi che attraversano tutte le porte del nostro cuore portando a nudo sui nostri volti quell’infinito tormento. Martirio che non rende beatificazione al nostro esistere. Ti penso.
E quanto son belle le carezze. Quelle carezze. Quelle che in un istante ti portano in paradiso e lasciano tutto il resto del mondo indietro.
C’è chi i tuoi desideri li intuisce, chi li esaudisce, chi li scatena e poi si tira indietro.
Lei era l’emozione della mia giornata.