Fabio Volo – Stati d’Animo
Cosa mi sta succedendo? Chi sto diventando? Mi sento doppia, come se una parte di me avesse iniziato a guardarmi, a osservare la mia vita.
Cosa mi sta succedendo? Chi sto diventando? Mi sento doppia, come se una parte di me avesse iniziato a guardarmi, a osservare la mia vita.
So di aceto e limone, pungente sulla lingua, brucio sulla pelle. Aspra! Chi non sa diluirmi con la vaniglia dice di me che sono acre. Io mi preoccupo di non essere amara, nonostante i fumi delle pozioni tossiche inalate. Ricordo flebo di veleni somministrarti endovena, sottocute che creavano strati di rancore tra il cuoio e le arterie. E sono scappata nella notte, alzata da quel letto di droghe e soporiferi letali, rintanata come animale impaurito negli antri di boschi solitari e nebbiosi, tra le belve sanguinarie, aspettando l’alba sotto alberi spogli e durante piogge incessanti. Grondante e trafelata. La mia forza mi ha portata a bordo strada, non voglio passaggi da nessuno io, ma camminare sull’asfalto è assai diverso che camminare tra roghi e sterpaglie.
Sono così fragile.Anche la più piccola sciocchezza mi può far crollare.Il più banale degli errori mi sembra una grandissima delusione.Sono inquieta e fragile.Persa tra le nuvolenel mio bel castello di cartaa cui basta una dolce brezza per crollare.
Capita a volte che precipiti dalle certezze, altre che inciampi nei continui dubbi.
Certi tormenti hanno il vezzo del risultare eleganti; sta lì l’esercizio perfido della loro condanna.
Segui l’istinto, segui il cuore perché è lì che esso ha sede. Perché a volte la testa è troppo lontana dal cuore, non ti fa “sentire” e non ti fa vivere.
Uso i periodi di merda per concimare il mio futuro.