Fabio Volo – Vita
Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l’abitudine di esercitare la propria intelligenza e lentamente tutto si chiude, si indurisce, si attrofizza come un muscolo.
Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l’abitudine di esercitare la propria intelligenza e lentamente tutto si chiude, si indurisce, si attrofizza come un muscolo.
Tutti pensano che a renderci felici debba essere la vita, ma io una cosa l’ho capita: per essere felici serve solo coraggio.
Restarmi accanto non è un “dovere”, ma un “piacere”. Voglio vicino chi ha scelto di esserci, chi ha scelto me, chi ha scelto di condividere qualcosa della sua vita con la mia. Voglio vicino a me chi ha scelto di mischiarsi con i miei se, i miei ma, le mie paure e le mie pazzie. Io so e sento che in questo modo le paure, le incertezze e i dolori hanno un peso più sopportabile e hanno l’impressione di essere meno invalicabili.
Ho deciso di lasciar vivere agli infami la loro pessima vita, a patto che lascino in pace la mia.
La felicità è racchiusa in un attimo che profuma di eterno. È racchiusa in un gesto infinito nella sua semplicità!
Un ragazzo per volare ha bisogno di ideali, ma questo mondo ne è privo e non perde occasione per tagliare le sue ali.
Mediocremente avanza chi si addormenta sul proprio avanzare.Sempre vigile è l’occhio del fiume che cerca il suo mare.