Fabrizio De André – Paradiso & Inferno
Se tu penserai, se giudicheraida buon borgheseli condannerai a cinquemila anni più le spesema se capirai, se li cercherai fino in fondose non sono gigli son pur sempre figlivittime di questo mondo.
Se tu penserai, se giudicheraida buon borgheseli condannerai a cinquemila anni più le spesema se capirai, se li cercherai fino in fondose non sono gigli son pur sempre figlivittime di questo mondo.
Fai delle mie mani il suadente sudario delle tue perversioni.
Ho sentito molte persone parlare bene dell’aldilà: ci deve pur essere qualcosa di vero!
Ma poi forse è questo l’inferno!
Perché scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile.
Il vero paradiso non è in cielo, ma sulla bocca di una persona amata.
Non temo l’inferno dopo la mia morte… l’ho già vissuto in questa maledetta vita.