Fabrizio De André – Vita
Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco, non dimenticare il loro volto.
Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco, non dimenticare il loro volto.
Siamo pagine del libro della vita, le cui parole sono scritte dalle nostre azioni, dai nostri pensieri, dagli infiniti giochi del caso, dal modo in cui guardiamo il mondo e da come il mondo guarda noi.
Fra le battaglie quotidiane del vivere, fra speranze e illusioni, qualche sogno raggiunto e qualche fallimento, spesso accontentandoci di ciò che di buono possiamo o riusciamo a strappare alla vita, ci sentiamo a volte tutto sommato appagati.
È passata un’altra notte, sembra che le cose stiano migliorando; l’aria non attraversa più come una spada le mie narici e la gola assurge ai suoi compiti, anche la voce sembra quella di un tempo e non più un’eco di caverna. Le rose sono venute in casa e si sono aggiustate in un capiente vaso di terracotta distribuendosi in parte nell’aria unitamente all’essenza di un pregnante eucalipto che fluttua in una tiepida tinozza. Questo mi evita il fatto di uscire e di prendere freddo.
Ci sono persone che nella tua vita avranno la capacità di lasciare un segno: è solo questione di tempo ma tutto si rimargina.
Chi nel passato ha sofferto, nel presente sa dare il giusto valore alle cose.
Il tuo Sole sei tu e solo tu potrai riaccenderlo con la tua forza di volontà. Trova l’interruttore giusto e la luce tornerà ad illuminarti.