Fanny Pala – Tristezza
C’è il sole,ma manca la luce in questa mia giornata.Solo nuvole vedo intorno a menuvole tormentateaffollano il mio cielo,spifferi di vento mi attraversano l’animae io rimango come addormentata in un deserto arido.
C’è il sole,ma manca la luce in questa mia giornata.Solo nuvole vedo intorno a menuvole tormentateaffollano il mio cielo,spifferi di vento mi attraversano l’animae io rimango come addormentata in un deserto arido.
Ho sempre pensato che per alcuni, quando si sentono soli, tristi ed abbattuti, sia più benefico contrarre la mano, che tenderla. Nessuno è in grado di scrivere a mano tesa.
I dolori, sia di fisico che di animo, non passano, diventano sordi, ma sono sempre li, in agguato, pronti a tornare, non appena cerchi di pensarci un po’.
Non è solitudine quando sono solo con me stesso. La mia solitudine è solitudine quando tu non ci sei neanche tra i pensieri miei.
Spesso capita di non sapere se sia giusto essere più razionali o più irrazionali…guardare fuori da un vetro un prato appassito e, desiderarne uno fiorito…immergersi in un mare pieno di flutti, quando invece,si avrebbe la possibilità di tuffarsi in uno pacato.
Dormire come un tempo tra le tue braccia…sentire il tuo respiro lì pronto a scaldarmi nelle notti d’inverno…nella casa che dicevi era la nostra…tra le cose che inventavi…i baci che mi rubavi…l’odore del caffè che preparavi… e quello delle sigarette che tanto detestavi…
La nostra infelicità nasce anche dalla tendenza a trasformare tutto ciò che ci manca in necessità assoluta.