Federica Bosco – Paura & Coraggio
La paura era tutta una questione di prospettive.
La paura era tutta una questione di prospettive.
La paura possiede il terribile difetto che ti fa vivacchiare per gli altri e non vivere per se stessi, amati, mettici amore, cuore, illumina la tua anima perché ella ama scrivere di se stessa ogni giorno.
Certe volte viviamo delle situazioni più grandi di noi e non sapendo cosa fare ci chiudiamo a riccio, senza reagire alziamo altre barriere alle nostre barriere. Sigilliamo il nostro cuore per non soffrire perché delusi da situazioni che non sappiamo gestire “ci isoliamo” nella malinconia; annullando la vita senza accorgerci che il tempo scorre inesorabile. Vorremmo parlare e dire ciò che ci ferisce, ciò che è rinchiuso, sigillato dietro le finestre della nostra anima. Vorremmo abbandonare lontano quello che ci ha fatto male, “quello che ci fa star male”… ma tacciamo quasi sempre perché la vita è complicata e non sempre quello che vorremmo dire verrebbe capito, da chi ci ascolta. E non sempre chi ci ascolta saprebbe vedere oltre le nostre parole!
Se cadere ti fa paura, quella paura ti impedirà di muovere nuovi passi. Tutti abbiamo paura di cadere e di farci male, soprattutto dopo che ci siamo rialzati a fatica. Però non procedere, non tentare e non rischiare non ci aiuta. Vivere di rimpianti non è la migliore delle vite. Credimi; meglio provare, cadere e soffrire che restare fermi guardando il mondo e le sue occasioni passare.
Eravamo piccole, io avevo sette anni e mia sorella nove. Mio padre non era cattivo, solo non era fatto per la famiglia: non c’era quasi mai in casa e quando c’era non vedeva l’ora di andar via. E poi Milano gli stava stretta. Ma ci faceva un sacco di regali quando veniva a trovarci, poi stava un paio d’ore, litigava con mia madre e se ne andava via per altre due settimane. Quando hanno divorziato non è cambiato poi molto.
Vorrei un abbraccio così forte, da spezzare ogni mia paure.
Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.