Federica Maneli – Tristezza
È passato troppo tempo, lo sai? Mi è passato addosso come un treno, ma mi ha lasciato viva a sentire il dolore.
È passato troppo tempo, lo sai? Mi è passato addosso come un treno, ma mi ha lasciato viva a sentire il dolore.
La tristezza si prende gioco di me,non mi da spazio,mi pugnala alle spalle,mi urta, mi consuma,la odio!Non mi da tregua, non mi da pace,mi priva del mondo,apre le danze e comincia a ballarmi dentro,si diverte, ci gode,e sorride nel vedermi soffrire,cerco di unire i pezzi del puzzleper costruire la felicità,ma arrivo al penultimo pezzoe lei distrugge tutto,sono stanca, sfinita, non ho più voglia di continuare,allora la lascio fare,che si diverta pure,non avrò rancore,nel mio cuore almeno regna solo l’Amore!
Nelle pieghe di una vita ci sono emozioni messe a tacere, ferite mal rimarginate, chiari segni di una lotta contro il tempo, contro il male, la cattiveria e la delusione. Nell’angolo più nascosto di una vita ci sono fuochi mai spenti, sogni mai realizzati, amori non vissuti e qualche rimpianto. La mia è piena di pieghe e di angoli, ma sono fiera di lei proprio per questo, perché vuol semplicemente dire che l’ho vissuta.
Riconosce la propria tristezza colui che è stato felice almeno una volta.
Non è paura, né ombre o fantasmi, è solo non avere voglia di tuffarsi in acque non limpide.
A volte le persone sono più forti al mattino, perché sono quelle che piangono di notte.
Era tutto lì, scritto a chiare lettere nei suoi occhi. Solo che finora aveva incontrato solo persone che quegli occhi non li avevano mai saputi leggere.