Federico Caffè – Economia e Finanza
L’economista è il fiduciario di una civiltà possibile e se gli interessi costituiti prevalgono sulle idee, tuttavia l’economista deve stare attento alle idee.
L’economista è il fiduciario di una civiltà possibile e se gli interessi costituiti prevalgono sulle idee, tuttavia l’economista deve stare attento alle idee.
Proponiamoci di comprare i regali di Natale da piccoli imprenditori, da negozi di amici, dal vicino che vende dal catalogo, oppure quello che fa orecchini, dall’amica che vende su internet. Facciamo in modo che i nostri soldi arrivino a gente comune che ne ha bisogno e non alle multinazionali, così facendo molte più persone potranno vivere un Natale felice.
Ci sono oggetti che non hanno alcun valore, o magari ne hanno troppo per essere etichettati con un banale prezzo espresso in denaro.
L’economia di mercato è quel regime economico con il quale sta in piedi o crolla tutto il nostro sistema sociale e culturale.
L’Italia non ha molte scelte: o rimane nel tunnel della depressione e della crisi, o fuori l’attendono bufere, tempeste e uragani ancora peggiori.
La crisi economica non è niente se confrontata con la crisi di sincerità.
Ridacchiare mi fanno quando sconquassano le paure della gente raccontando di miliardi bruciati in borsa: i soldi sono come gli atomi, mai si creano, mai si distruggono, si possono soltanto trasformare, si possono soltanto trasportare; cambiano di mano come in un tavolo di poker. Quel che è sicuro è che ad ogni perdita corrisponde un guadagno per qualcun altro.