Federico Cerniglia – Abbandonare
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Era l’uomo giusto, era l’amore vero, la mia felicità, erano sbagliati solo i tempi. Per questo non l’ho mai avuto.
Chi abbandona gli altri è perché ha già smarrito la sua anima!
L’abbandono è un atto di mancanza. Non so che cosa sia l’amore e ti lascio senza pensare che magari tu lo sai.
Non c’è vuoto più grande di quando qualcuno ti entra nella vita, te la scombussola…
Non abbandonarmi, Musa Erato, nel buio della notte inseguo la tua luce ma, sovente, come cieca vado errando.
Disinteressati del tuo prossimo per non morire appresso a lui!