Federico Cerniglia – Abbandonare
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Assaporo ricordi nauseanti.Mi piace parlar d’insignificanti belinate.Adoro scrivere fumanti stronzate.Divertente pensare a te.
Scopro di essere stato ingiustamente usato e, dopo l’inevitabile rabbia iniziale, provo solo un immenso senso di schifo. E, detto sinceramente, perdere certe persone è tutto di guadagnato.
La “cosa vivente” più nefasta e nefanda sboccia ad inizio estate. Quelli che abbandonano gli…
Io: Perché, c’è qualcosa che vuoi dirmi?Lei: Si, io… Cioè no, io… è solo che… non è così semplice…Io: Non capisco. Da quand’è che io sono quello che riesce a parlare e tu quella a cui mancano le parole?Lei: No, hai ragione, e mi dispiace…Io: Sai quello che provo… Quindi la prossima mossa è tua. Prendi una decisione o lasci… ami in pace.
Il mondo fa schifo.Ma non dovrei essere io a dirlo a te, sai com’è, è colpa tua.
Mi infetto della tua assenza.