Federico Cerulli – Stati d’Animo
Amo quando piove, è come se mi si sciacquasse la mente.
Amo quando piove, è come se mi si sciacquasse la mente.
Tanta voglia di fuggire, ma poca forza per farlo. Ferma, infinitamente ferma e le pareti diventavano nuvole e farfalle che facevo fuggire via con il vento della mia fantasia e, da lì, guardavo in su e vedevo il cielo.
È molto meglio che tu dimentichi e sorrida, piuttosto che tu ricordi e sia triste.
Se qualcuno sarà stato capace di trasmettere ad altri anche una piccola parte delle proprie emozioni, quelle emozioni vivranno in eterno!
Siamo sofisticati strumenti musicali; corde di viole, archi, arpeggi, marce trionfali, sinfonie armoniose, a volte, suoni metallici, rumori, vagiti, un canto rauco prodotto dalle percussioni del cuore che batte ritmi incalzanti in un crescendo che abita lo spazio. Suoni ed armonici che vibrano e producono eco in chi ci ascolta. Arie d’orchestra musicate in teatro e noi, teatranti a nostra volta o spettatori in prima fila. E siamo rock, jazz, blues, soul come le nostre emozioni. Ci esibiamo in un live esaltante, nonostante la pessima acustica, intervallando con qualche disco in vinile che evoca ricordi lontani e vecchi palcoscenici calcati in passato, ma concentrandoci sul nostro sound dalle note stonate.
Sono il disperato, la voce senza eco… colui che tutto ebbe, colui che tutto perse.
Alcune ferite mantengono vivi dei ricordi. Non c’è nulla ci spaventa più del “dimenticare”. Siamo portati spesso a gettare sale su ferite in procinto di chiudersi.