Giulio Vergine – Stati d’Animo
C’è chi è povero nel corpo e chi nell’anima.
C’è chi è povero nel corpo e chi nell’anima.
Quanto alla sensibilità, forse, averne di meno ci affrancherebbe dalla contemplazione di tanti aspetti introspettivi che, in genere, sono quelli che destano la sofferenza a lunga scadenza; però è bella questa sensibilità, soprattutto se riesci a metterla al servizio degli altri in modo disarmante.
Non sono una persona da vie di mezzo. Io sono o tutto o niente o troppo o poco o bianco o nero. O mi si adora o mi si odia. Non sono fatta per tutto o tutti.
Ci sono volte in cui la solitudine ci mette in pace con il mondo.
La gioia suprema di essere padre è intesa veramente da pochi uomini; la maternità invece, da tutte le donne, anche le più depravate.
Da bambina pensavo che tutti fossero come me, non immaginavo che la gente fosse sleale, scortese, imprevedibile, falsa, opportunista. Man mano che ho capito come sono le persone, ho dovuto cercare dentro di me come difendermi, ed ho trovato la chiave della difesa. Non mi piace difendermi da chi ritenevo amico, ma sono costretta a farlo, visto che non sono stata rispettata come essere umano e come anima.
Ogni giorno ci svegliamo con tanti buoni propositi, nel corso della giornata diminuiscono in maniera esponenziale. Però non ci perdiamo d’animo perché ne basta uno, sì uno soltanto e la giornata si riempie di luce.