Federico Tetsuya – Lavoro
Mi piace osservare come cambiano le persone da quando sono normali a quando vanno a lavoro, mi ricordano i supereroi quando si trasformano per fare qualcosa che solo loro possono fare.
Mi piace osservare come cambiano le persone da quando sono normali a quando vanno a lavoro, mi ricordano i supereroi quando si trasformano per fare qualcosa che solo loro possono fare.
Hanno giocato sulla nostra pelle e su intere famiglie legate al business, hanno tagliato i più deboli della catena, i soggetti forti sono vivi e vegeti, dettano le regole e condizioni, ed i manager stanno ad “ubbidire”.
Siamo mossi da un falso mito, quello dello stipendio. Siamo convinti che solo lo stipendio possa farci sopravvivere, che senza saremmo persi, moriremmo di fame e di freddo. Siamo convinti che per avere un chilo di frutta dobbiamo dare in cambio dei soldi, decurtati dal nostro stipendio, proveniente dalla vendita del nostro lavoro a terzi. Non è un grande affare se ci pensate bene. Sul vostro lavoro ci deve guadagnare prima di tutto il vostro datore di lavoro. Sul chilo di frutta che comprate in città ci deve guadagnare il coltivatore, il mediatore, il grossista, il trasportatore, il supermercato. In pratica, tra voi e il vostro kilo di frutta, c’è un esercito da mantenere. Con il vostro stipendio. Non è un grande affare, no? Non starete lavorando per troppe persone?
Perché secondo voi la maggior parte degli educatori e dei veri intellettuali guadagna irriverentemente meno dei semplici burocrati?
Persino il più incallito commerciante di rubini difenderà sempre a spada tratta la propria azienda che, in realtà, vende solo sassi.
Nel mondo non c’è solo chi vive senza lavoro, ma anche chi lavora senza vivere.
Non prendere il lavoro come un nemico, e non farne nemmeno l’unica ragione della tua vita.