Fëdor Michajlovic Dostoevskij – Ricchezza & Povertà
Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.
Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.
Se fossimo tutti ricchi si ritornerebbe ad essere poveri all’elemosina del pane.
Il conoscente è un tale che conosciamo abbastanza bene per chiedergli un prestito, ma non così bene da concederglielo.
Se la povertà è la madre dei delitti, lo scarso ingegno ne è il padre.
Ci sono due grazie, di cui è priva la maggioranza degli uomini e di cui essi non apprezzano il valore: la salute e il tempo libero.
È bello essere il Re, ma è meglio essere un buon Re, e l’ideale è che non ci sia alcun Re.
L’ambizioso deve sempre lottare contro la sua epoca con le armi dell’epoca. Nella nostra epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro Dio è l’oro. Per riuscire occorre la ricchezza, quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.